martedì 20 novembre 2007

Pericolo OGM. Doppia azione in Romania e Francia

International — Questa mattina, gli attivisti di Greenpeace hanno messo in quarantena Braila, un'isola rumena sul Danubio dove si coltiva illegalmente soia OGM. Anche tre volontari italiani hanno partecipato alla protesta. In Francia, invece, è stato marcato in rosso un intero campo di mais transgenico MON810. In Europa il rischio di contaminazioni OGM continua a essere elevato.

In Romania l'azione è cominciata alle ore 8.00. 30 attivisti hanno bloccato il porto di Braila e costruito una "stazione di decontaminazione" per tutti i veicoli che lasciano l'isola, con l'obiettivo di scongiurare la diffusione della contaminazione genetica. I veicoli che trasportano raccolti OGM dall'isola saranno consegnati alle autorità rumene. I climber hanno steso anche uno striscione di 20 metri con il messaggio "Stop OGM". In Francia i volontari, marchiando di rosso il campo di mais OGM MON810, lo hanno reso chiaramente identificabile.

Non è la prima volta che Greenpeace scopre coltivazioni OGM illegali che mettono a serio rischio l'ambiente, la biodiversità e la salute umana. Gli europei non vogliono cibo transgenico nei loro piatti. I Governi devono immediatamente individuare e bloccare tutti questi prodotti prima che entrino nella filiera alimentare.

In Italia, il prossimo 15 settembre, partirà il grande dibattito pubblico promosso dalla Coalizione "ItaliaEuropa - Liberi da Ogm" affinché l'agricoltura italiana sia basata su qualità, sicurezza, libera da OGM.

Greenpeace chiede alla Commissione europea e ai Paesi Membri di:

  • decontaminare immediatamente l'ambiente e la catena alimentare da qualsiasi organismo geneticamente modificato, e garantire che vengano adottate misure adeguate per impedire ulteriori contaminazioni.
  • proteggere e sostenere l'agricoltura e il cibo dalla minaccia degli OGM, mettendo al bando l'importazione e la coltivazione di tutte le colture OGM.

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