In Romania l'azione è cominciata alle ore 8.00. 30 attivisti hanno bloccato il porto di Braila e costruito una "stazione di decontaminazione" per tutti i veicoli che lasciano l'isola, con l'obiettivo di scongiurare la diffusione della contaminazione genetica. I veicoli che trasportano raccolti OGM dall'isola saranno consegnati alle autorità rumene. I climber hanno steso anche uno striscione di 20 metri con il messaggio "Stop OGM". In Francia i volontari, marchiando di rosso il campo di mais OGM MON810, lo hanno reso chiaramente identificabile.
Non è la prima volta che Greenpeace scopre coltivazioni OGM illegali che mettono a serio rischio l'ambiente, la biodiversità e la salute umana. Gli europei non vogliono cibo transgenico nei loro piatti. I Governi devono immediatamente individuare e bloccare tutti questi prodotti prima che entrino nella filiera alimentare.
In Italia, il prossimo 15 settembre, partirà il grande dibattito pubblico promosso dalla Coalizione "ItaliaEuropa - Liberi da Ogm" affinché l'agricoltura italiana sia basata su qualità, sicurezza, libera da OGM.
Greenpeace chiede alla Commissione europea e ai Paesi Membri di:
- decontaminare immediatamente l'ambiente e la catena alimentare da qualsiasi organismo geneticamente modificato, e garantire che vengano adottate misure adeguate per impedire ulteriori contaminazioni.
- proteggere e sostenere l'agricoltura e il cibo dalla minaccia degli OGM, mettendo al bando l'importazione e la coltivazione di tutte le colture OGM.
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