La Regione Toscana ha assunto sulla questione degli O.G.M. una posizione coerente con le scelte di politica agricola regionale fino ad oggi attuate. Infatti risulta generale convinzione che una delle risorse di maggiore importanza per l'agricoltura toscana è costituita dall'equilibrio esistente fra l'attività agricola, il paesaggio e l'ambiente e, per questo, l'orientamento politico - programmatico della Regione nel settore agricolo è rivolto prevalentemente a favorire la qualità, la salubrità e la tipicità dei prodotti agroalimentari. |
Molti possono essere i concetti di qualità, ma quelli che interessano prevalentemente in riferimento alla situazione della Toscana sono: a) le qualità organolettiche del prodotto, b) la sostenibilità del processo produttivo, c) il rispetto per la salute del consumatore e dell'ambiente, nonché la situazione socio-economica (in un'unica parola la "ruralità") esistente dietro un determinato prodotto, in sostanza la cultura, la storia, la tradizione che ha determinato uno specifico processo produttivo. Tutto questo con l'introduzione della coltivazione in ambito regionale degli Organismi Geneticamente Modificati si perde, perché la produzione tende ad avere una unica finalità: la produttività eliminando tutti gli altri valori uniti alla nostra produzione agricola regionale. |
Le produzioni toscane di qualità
I prodotti agroalimentari toscani sono conosciuti infatti in tutto il mondo non solo per il loro valore intrinseco, per altro generalmente elevato, ma anche perché rappresentano un ambiente, una cultura ed una storia particolari, assolutamente tipiche per la nostra Regione, come evidenziato di recente per l'olivicoltura dalla stampa internazionale (National Geographic del mese di Ottobre 1999). Del resto la scelta strategica della Regione Toscana sulla via della qualità e della tipicizzazione dei prodotti agricoli è confortata da una forte condivisione per vari motivi: - la crescente richiesta di prodotti di certificata qualità e salubrità da parte dei consumatori; - la situazione del territorio (87% di collina e montagna) e la ridotta dimensione aziendale che non consentono di competere sulle quantità; - una cultura imprenditoriale consolidata verso le produzioni di qualità. In questa situazione di non definita sperimentazione, l'utilizzo degli Organismi Geneticamente Modificati può indebolire l'immagine di qualità e tipicità dei prodotti agricoli toscani, conosciuta ed apprezzata in sede nazionale ed internazionale. La scelta politica attuata guarda ben al di là dell'immediato, ribadendo quell'orizzonte strategico per la nostra agricoltura e rinsaldando i rapporti di fiducia con i cittadini ed i consumatori. |
Le certificazioni riconosciute dalla U.E.
Possiamo ricordare che in Toscana operano oltre 1.250 Aziende agricole certificate ai sensi del Regolamento C.E.E. n. 2092/91 relativo all'Agricoltura Biologica, sono inoltre presenti 5 vini D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), 34 vini D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata), 6 vini I.G.T.(Indicazione Geografica Tipica); infine sono presenti 2 prodotti (Prosciutto Toscano e Pecorino Toscano) D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) e 6 prodotti I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) riconosciuti ai sensi del Regolamento C.E.E. n. 2081/92. A tutto questo si è affiancato recentemente il marchio sull'agricoltura integrata previsto dalla Legge Regionale n. 25 del 15 Aprile 1999 "Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli ed alimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata e tutela contro la pubblicità ingannevole". Tutte le denominazioni ed i marchi sopra indicati generalmente attestano il rispetto di precise norme di tutela ambientale e l'utilizzo di procedimenti tradizionali di produzione.Tale orientamento viene infine confermato dalla Legge Regionale n. 50/97 "Tutela delle risorse genetiche autoctone", tramite la quale la Regione si è impegnata per la salvaguardia, la protezione e l'incentivazione all'uso di risorse genetiche autoctone vegetali ed animali. Con tale Legge Regionale sono stati istituiti i Repertori Regionali delle risorse genetiche autoctone, ai quali sono attualmente iscritte 18 razze animali autoctone, 13 varietà di Ciliegio, 78 varietà di Olivo, 23 varietà ortive e 24 varietà ornamentali. Il lavoro di ricerca e di iscrizione del germoplasma autoctono è tuttora in fase di svolgimento, la tutela del germoplasma autoctono rivestirà un'importanza strategica anche nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
Fonte: http://www.rete.toscana.it/sett/agric/ogm/posizioneregionale.html
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